Tutto è iniziato con il desiderio e quel paesaggio.
La brezza era dolce quella mattina, accarezzava il Mediterraneo selvaggio e le linee nette di una costa così divina che sembrava disegnata dal mito. Prima degli yacht, prima dello champagne luccicante nel cristallo, prima del lento arrivo del caos dorato di luglio, c'era il silenzio.
La Costa Smeralda non è solo un luogo; è una vibrazione rara. Nei primi anni '60, quando l'Aga Khan scoprì questo angolo incontaminato della Sardegna, immaginò un paradiso dove il lusso si sarebbe inchinato alla natura, non l'avrebbe conquistata. Chiamò architetti come Jacques e Savin Couelle, le cui ville non si imponevano, ma crescevano dalle rocce. Nessuna linea retta. Solo curve, strutture che respiravano.
Màgala è nata proprio in una di quelle ville. La nostra sede, una casa Couelle, non è solo uno studio. È uno strumento. Gli archi filtrano la luce del sole in linee dorate sopra i nostri schizzi. Ogni curva nello spazio ci ricorda di pensare più lentamente, disegnare più profondamente, sentire di più.
Ogni capo Màgala inizia in questo santuario, modellato a mano con la riverenza di chi sa che la bellezza non si inventa, ma si ricorda. Le silhouette, i tessuti, il ritmo di ogni collezione: tutto porta con sé il ricordo di questo luogo: il suo calore, la sua natura selvaggia, la sua sobrietà. Progettiamo in armonia con la tensione divina della Costa, tra eleganza e crudezza, tra quieta solitudine e sfacciata grandezza.
Prima che inizi la stagione, prima che il mondo ritorni, l'aria è immobile. Le spiagge sono vuote. La bouganville si muove come un sussurro. E in questo tempo sospeso, Màgala prende forma.
Dallo schizzo alla campagna, ogni dettaglio è radicato qui, su questa costa sacra dove la bellezza riecheggia.
Io la chiamo Divina Costa Smeralda.